L’Ordine degli Ingegneri della provincia di Matera partecipa al tavolo di concertazione regionale

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Il presidente dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Matera, ing. Giuseppe Sicolo, ha partecipato a Potenza – nel pomeriggio di mercoledì, 10 giugno 2020 – al Tavolo di concertazione relativo al Protocollo per lo Sviluppo Sostenibile organizzato dalla Regione Basilicata, cui hanno partecipato numerosi rappresentanti delle componenti sociali, professionali e imprenditoriali di tutta la regione.

“Apprezziamo molto il desiderio di condivisione espresso dagli organi regionali.” – dichiara il presidente Sicolo – “Insieme agli altri esponenti della rete professionale tecnica della Basilicata, in rappresentanza degli ottomila iscritti lucani, siamo pronti a giocare un ruolo di collegamento con le esigenze espresse dal territorio. Nel mio intervento ho voluto evidenziare la necessità di stabilire una relazione regolare tra i grandi piani regionali e le amministrazioni locali, che assolvono puntualmente a una funzione ricognitiva dei bisogni dei cittadini e delle loro legittime aspirazioni sociali”.

“Inoltre, è necessario che la ripresa economica del nostro territorio sia legata ai principi dello sviluppo sostenibile.” – prosegue Sicolo – “Lo dobbiamo ai nostri giovani: per garantire loro sia un futuro migliore – mirante alla tutela condivisa delle risorse ambientali – sia la creazione di eccellenti premesse economiche, imprenditoriali e sociali, indispensabili per indurli a interrompere la sistematica emorragia di risorse umane ed economiche, idee e ambizioni, stabilendosi permanentemente nella nostra regione”.

“La disponibilità di grandi risorse naturali, come quelle legate all’industria estrattiva” – conclude il presidente – “non deve escludere ed anzi deve incentivare una visione del presente orientata all’eco-sostenibilità. Sul nostro pianeta ci sono tanti esempi virtuosi che meritano di essere studiati ed emulati: molte delle città che occupano i primi posti nelle classifiche della qualità della vita investono nell’incremento della produzione e del consumo di energia rinnovabile in un grande progetto di transizione energetica globale. Ci piacerebbe davvero legare il destino della nostra regione a un imponente piano di sviluppo economico coerente con la tutela dell’ambiente. Confidiamo che tutte le componenti chiamate oggi a condividere il momento di riflessione, puntino ad analoghi obiettivi ed a visioni coraggiose”.